Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

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Giramenti di testa alle 2:34 del mattino

 

Esausto
mi presento davanti al foglio
senza alcuna attenuante
pronto a fare del mio vizio
l'alibi più consistente.
Pronto a spendere eoni del mio tempo
in azioni limitate alla mia inutile difesa.
Sciogliere bobine di parole al vento
senza che si formino pensieri logici in forma scritta.
Scrivere sul mio tavolo da disegno
Inavvertitamente.
Andare oltre i margini del foglio.
Sforare.
Oltrepassare i suoi stupidi limiti bianchi.
Espatriare oltre il suo limitare.
Spugnettarsi su parole prive di significato.
Usare un linguaggio alto:
appannaggio di quattro tronfi figli di puttana
che la poesia non sanno neanche dove abita.
Sono sfatto, smunto, denutrito da un fato
di spirali prosciuganti.
Liposuzione dell’anima non voluta.
Autoindotte schiavitù
mi legano al tuo ricordo.
Vorrei farne un solo cumulo di merda
da donare come concime.
Vorrei farti uscire dal mio cuore.
Mandarti per quella via dove ci si perde
girando sempre in tondo.
Mi dicono che odio.
Che sono intollerante.
Evidentemente, loro,
hanno capito tutto su di me.
Chiedeteglielo, allora,
a quei quattro deficienti
il significato di tutto ciò.
Io me ne vado a letto.
È luglio, la vita è quella che è
e mi appresto a farmi
l'ennesima partita in solitaria.
Egli È un certo Dio
e facesse quello che vuole
nei secoli dei secoli.

Roma 02-07-2010  

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