Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

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Sconclusionato

 

Angosciato. 
Groppo in gola. 
Soffocando in silenzio.
Tensione imperante. 
Cuore in fase calante. 
Battito a picco 
verso il basso, 
oltre l'abisso.
Un altro amore
che viene soppresso. 
Non ho mai capito 
perché cosa
si festeggi così tanto.
Cos'hanno da ridere
quelle facce di marmo
che si incontrano per le strade, 
negli uffici: sputano sentenze, 
fanno battute e il tutto sorridendo.
Sorridendo di noi. 
Rafforzando la nostra posizione
di secondi. 
Confermando il loro 
primato.
Si muovono a quattro zampe
e come primati non sarebbero 
tanto male. 
Senza offesa per le scimmie
naturalmente.
Portatori di scienza obsoleta 
e trapassata.
Lobi oculari vuoti. 
Privi di occhi della mente e 
del cuore
con cui vedere 
le catastrofi da loro causate.
Della causa principio è uno.
Loro non se ne preoccupano.
Loro blaterano.
Parlano di cose che sentono 
e quindi ripetono.
Non ascoltano.
Per loro c'è sempre qualcuno 
dal quale farsi imbeccare.
Beccamorti inebetiti 
da una cultura nozionistica
che non attivano il pensiero.
Studiano ma non si soffermano a ragionare.
Sanno. 
Ma non sanno uscire dalle righe 
di ciò che credono di sapere!
Vorrei sapere anch'io.
Ma io non so 
e sono cosciente di non sapere nulla
e ciò mi basta.
Mi basta sapere 
di essere in grado di pensare.
Doni importanti.
Attimi salienti di un'esistenza
che non è altro che 
un sali e scendi 
quasi tutto in salita
dove la vita è distesa sotto piedi 
puliti 
che lei con il suo suolo fangoso
lorda ed insozza 
di malevoli note stonate.
Roma 25-02-2005  

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