Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

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Risultati verbali assai vaghi

 

Solstizio d'estate.
Malattia incalzante 
ed invadente.
Pazzie costanti 
con picchi vertiginosi
mettono paura 
oscillante 
nel corpo 
di chi si è messo 
ad un'altezza che 
non gli compete.
Poche esperienze rendono
le poesie sterili.
Poche esperienze 
rendono il me stesso 
partecipe e divertente
un apatico salice 
piangente 
moscio 
ed atterrito.
Solo per me canto 
un verso 
di una canzone irriverente
e poco sentimentale 
per chi ha orecchie
solo per 
la sdolcinata parola
dell'amore.
Grandi carri mortuari 
passano sulle autostrade della vita 
di qualcuno 
mentre l’asfalto bollente 
è ancora imperlato 
di vapore acqueo 
fatto di niente
che bagna l'esistenza
che prosciuga 
la tua voglia.
Impronte lasciate sul cemento 
a presa rapida 
intrappolano i tuoi sogni:
detengono il tuo potere decisionale.
Ragni volanti 
mettono ali 
della felicità 
per dirigersi 
in paesi dove almeno qualcosa
ha un senso ben preciso.
Mi limito a volerti.
Mi diverto a desiderarti.
Nulla più di questo.
Accontentati e godrai.
Accontentati di non vedermi.
Urlanti pensieri 
dallo spessore minimo 
e della profondità di un maiale
inferocito
sgozzato e poi frollato.
Bastonato e relegato
ad un ruolo 
da suino 
che mai avrebbe 
interpretato in pieno 
la sua voglia d'amare
e di liberarsi dal suo mondo.
Roma 03-12-2004  

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