Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

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La scrivo e poi la salvo

 

Svilisciti ogni tanto.
Fa bene alla testa e deteriora il corpo.
Sviliscimi ogni tanto.
Mandami a male.
Impegnati profondamente nel farlo.
Incutimi terrore
e procurami il dolore più acuto che riesci ad infliggermi.
Crocifiggimi come hai crocifisso grandi uomini
trattandoli come volgari ladri e stupratori.
Tu svergina la mia anima provata.
Testata a più riprese
e che a più riprese combatte su un ring
ricoperto di cardi puncicanti e salati.
Aprono ferite rimarginabili
ma i metodi di cura sono tenuti nascosti.
Sono sempre nell’ombra di laboratori
dove liquami verdi corrodono 
tutto ciò con cui vengono in contatto.
Corrosiva è la mia saliva
che cola sopra al mondo
e che nel mondo si diffonde 
creando crepacci e alti faraglioni
dove tutto può scorrere al meglio
e dove le anime si incastrano
per non vedere mai più 
la luce che da la vita.
Senza arrivare al grande mare.
Dall'altra parte di esso
l'immortalità esiste.
Concepita come fine della vita
e come sublimazione dei sentimenti terreni e umani.
Come elevazione onirica e visionaria della realtà.
Concepisci lo spazio come nulla.
Allora tutto sarà chiaro.
Io sto in alto e guardo lo scorrere frenetico
di un mondo che soddisfa i pochi
e che fa soffrire i molti
ma che lascia impassibile chi è escluso.
Chi come me non vuole avere a che fare con questo mondo
chi come me crea i laghi e le profondità del mondo
chi come me sopravvive a se stesso non ha bisogno degli altri.
Chi come me?
Chi come te?
Chi? 
Roma 08-05-2004  

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