Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

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Tu che leggi nella mia mente e che...

...pretendi (what you want from me) 

Lettore che non mi vedi e viceversa. Alla tua salute.
Altrettanti brindisi al tuo tavolo del cazzo.
Augurarti cosa?
Cosa vuoi da me se non conosci neanche il buco del tuo culo?
Crei sto senso di repulsione in tutti.
Parla in prima persona e non in terza.
Cosa mai ci capirò se tu continui a dire cose che non hanno
                                      [senso pratico per nessuno?
Vaneggi nel tuo mondo fantastico fatto di elfi e di cazzi lunghi
                                                       [un metro.
Cazzo vuoi da me? Io non posso offrirti altro di meglio.
Solo fastidio in dosi quotidiane che a lungo andare diventano
                                         [nocivi infusi di morte.
Disperati sulla montagna immersa nelle nuvole.
Nuvole nere attraverso le quali non vedi nulla.

... ... ... ... ... ...

Niente di un bel cazzo di niente.
Dico parolacce. Amo lo sproloquio e gli epiteti che mi affibbiano.
Parlano tanto di quanto mi s'inculano e poi sono loro i pederasti
                                                [che lo prendono.
Prendono per il culo il loro deretano.
Ci si divertono e poi pretendono di conservarlo integro.
Perché chiedi codeste cose a me?
Io sono frammentario.
Fammi un cazzo di defrag al cervello e poi chiedi ciò che vuoi.
Tecnico della macchina perfetta chiamata "uomo".
Uomo o arma biologica chiamata alla guerra da razze aliene che
                                             [ci hanno dato vita?
Scrivo di continuo e aiutatemi a trovare un nodo. Un nodo a cui
                                                    [aggrapparmi.
Senza virgole le cose che io ti dico e un parlare prolisso e
                              [complicato che nessuno più capisce
                         [con periodi lunghi quanto una quaresima
                   [senza accorgermi che vado a capo di continuo.
Confusione sulla tastiera di un pc che mi da qualche problema alla
                               [vista che è in calo o in ripresa?
Da l'intonazione che vuoi a questa frase perché ormai sono in
                                              [trance ipnagogico.
Oddio quanto mi odio quando perdo il contatto con la realtà.
Quante cose perdo per questo?
Nessuna anzi le guadagno tutte.
Ma quale regole grammaticali.
Ma quale protesta radicale contro chi o che cosa.
Ma quale ma quale...
Sai che il panico e il fomento della gente nascono da matrici
                        [complesse che non sono da noi governate.
Sono numeri in sequenze lunghe e indecifrabili.
Semplici cifre binarie che si intrecciano.
Non ci sono salti improponibili da farti fare neanche delle arti
                                           [marziali da imparare.
C'è da pararsi il culo di continuo perché nel nostro mondo
               [l'eletto è qualcosa con cui puoi anche pulirtici.
Sappi sempre governare ciò che fai.
Fallo così almeno non avrai nessun cazzo di rimpianto.
Fammi un po' di compagnia amico di troppe sbronze insieme.
Amico di qualcosa che ormai abbiamo perduto entrambi.
Amico della perdita della vita intesa come cosa che non si può
                                                 [più sopportare.
Sappi che ciò che dico può essere anche vero e che le mie follie
                                   [sono volontariamente causate.
Provocate da me che perdo il contatto con la realtà perché essa
                                                     [è equivoca.
Ambigua e incomprensibile. Confusione inspiegabile.
Esco fuori perché le illusioni mi stanno portando fuori di testa.
Mi guidano verso la follia. Driving me mad inside.
                                         [Fuck me up in the mind.
Non aiutarmi perchè non ne ho bisogno. Fottetevi voi e tutti
                                                [quelli come voi.
Some people tell me that i need help.
Carica sto guerriero nero che è impalato d'innanzi a te.
Vorrei proprio sentirti che mi chiami schiavo quando sei faccia
                                                [a faccia con me.
Vorrei ridurre quella tua faccia da nazistoide del cazzo che
                       [ti ritrovi in una polpetta sanguinolenta.
Provaci a chiamarmi con il nome che vuoi.
Il risultato sarà lo stesso.
La figura di tua madre che piange sul tuo feretro.
Roma 05-11-2002  

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