Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

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Starnazza la mia anima tra gelide mura

 

La mia casa va a fuoco.
E non dico niente.
Non piango neanche.
La mia casa non esiste.
È solo un mucchio di lamiere nere che squarciano il mio petto.
Fanno passare gelidi tentacoli di freddo siderale dalle
                                                [loro fessure.
Eppure metallo e casa sono sinergicamente un qualcosa.
Energie sfruttate al massimo.
La casa congelata che non mi riscalda più.
Mi congela il cuore e le mille iniziative che da sempre mi
                                    [ripropongo di realizzare.
Sono case gelide in cui le persone si annullano mano a mano
                                 [che il freddo tocca lo zero.
Lo zero assoluto dei sentimenti e degli accordi musicali
                                  [smorti di sta flebile vita.
Zelo di persone ormai perse negli anni.
E che negli anni hanno trovato la propria schiavitù.
Io sarò niente.
Un niente nel mondo inutile che è stato creato dagli uomini.
Un fiore regalato romanticamente ad una donna che non l'apprezza.
Vuole tutto e subito.
Niente smancerie.
Il romanticismo è dei cretini.
Gli esseri gretti attirano e seducono la popolazione di entrambi
                                                     [i sessi.
Gli esseri profondi si perdono nella propria profondità.
E nulla li risolleva se non un altro spirito profondo.
Capace di capire la grandezza misurabile solo con il cuore
                                              [e col cervello.
Non con la capacità di quanto ti si arma il pendolo.
Eppure la storia umana è fatta di drammi di persone che non
              [sono riuscite a vivere perché sempre rifiutate.
È naturale scegliere chi ci attira di più fisicamente??????
Non sia mai che ci si limiti a questo.
Eppure io m'arrendo all'evidenza.
Resto solo e ciò non so per quanto mi potrà bastare.
Non so più stare insieme a nessuno.
Non ci sono più abituato.
E non sono grande come mi ritengo.
Ma almeno spero di conquistare ciò per cui ho lottato.
Equivale a dire niente.
E il niente del mio spirito m'accompagna in valli dove la luce
                                           [è stata dissipata.
Fioca e vicina all'oscurità.
E io vago.
E non mi domando dove vado.
Roma 09-04-2003  

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