Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

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Ripetiamo insieme

 

Siamo costretti a ripetere continuamente.
Non conosciamo niente di ciò che è passato.
Siamo ignoranti su tutto ciò che è già stato.
Non conoscendo ciò ripeteremo in continuazione il passato
                                               [in modo ciclico.
Il fu ridiventerà è.
Rivivranno antiche civiltà e idiomi vecchi ormai caduti in disuso.
Non è la guerra a riportarci in uno stato primitivo dal punto
                                              [di vista mentale.
Siamo noi stessi.
Col nostro non interessarci a niente.
Facciamo ciò.
Mandiamo a puttane secoli fatti di grandi letterati e di
                                                [uomini geniali.
Eclettici del gusto e capaci di essere più cose insieme.
Noi ci autolimitiamo.
Siamo in una fase di stasi storica in cui si crede di sapere
                                     [tutto e che il passato sia
                             [qualcosa di inutile e di obsoleto.
Attenti perché apriamo il campo a nuovi stronzetti che marciano
               [fieramente col passo dell'oca e il palmo aperto.
Facciamo strada a nobili difensori del popolo che vigorosamente
                                               [alzano il pugno.
Si. Alzano il pugno di ferro sul popolo!!!!!
Ci dimenticheremo di ogni cosa.
Foibe.
Lager.
Stermini integrali di razze.
Guarda che già succede.
Armeni messi nel dimenticatoio.
Il passato fa male.
Si cerca di oscurare ciò che è stato.
Abbiamo il libero arbitrio di giudicare ciò che vogliamo
                                               [e come vogliamo.
Sarà un'altra guerra a spazzarci via completamente???
Sarà la follia degli uomini che non imparano mai ad ucciderci.
Sarà la voglia dei guerrafondai che non vedono l'ora di
                                  [esercitare questa loro mania.
Io non sono nessuno.
Dico cose che non verranno mai sentite.
Non ho il potere necessario per far sentire la mia voce.
Ne la bravura per pretendere che questo mio desiderio possa
                                               [essere avverato.
Sono così.
Preso nella morsa di un passato che si vuole a tutti i costi
                           [dimenticare ed un futuro stretto che
                                    [mi lascia molto da pensare.
L'unica soluzione è in un presente amaro che prefigura
                                                 [tempi incerti.
Li definisce in albe fatiscenti.
In tramonti acidi in cui di acido non c'è solo il colore.
Non si può dire cosa succederà.
Non si può immaginare quello che non è ancora accaduto.
Lo si può intuire solo capendo ciò che il passato già ci ha dato.
Quello che ci ha portato facendoci divenire ciò che adesso siamo.
Passato che crea un presente che un domani sarà un futuro.
Futuro di frammenti andati perduti.
Flash cinematografici senza capo ne coda.
Bisogna trovare la sequenza giusta.
Ricostruirla è difficoltoso.
Si gioca a mahjong ma i pezzi qui sono tutti scompagnati.
E il "riso di galline" fa da colonna sonora.
Accompagna i gesti di chi un passato vuole rimembrare per
                                [tutelare anche il suo presente.
Il futuro non si costruisce per chi viene poi.
Si costruisce per noi stessi.
I genitori non costruiscono solo per i figli.
È tutto un meccanismo egoistico e basta.
Ed egoisticamente ti saluto.
Senza darti soluzioni ne inutili teoremi.
Trovali da solo.
Non ti imbocco ne ti nutro.
Cucinati e mangia da solo.
Roma 02-03-2003  all'unico animale intelligenti

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