Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

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Oltre dieci decimi di vista

 

Aleggia aria putrida e nefasta.
Aria di morte. Furore iconoclasta.
Impazza davanti agli occhi di infedeli dalla pelle troppo chiara.
L'importante è distruggere arte e cultura a noi precedenti.
La situazione comincia a farsi sempre più oscura.
Misteriosi giochi del destino: ci sono sempre nuovi combattimenti.
Il finale adesso è più vicino. Tutto è offuscato da nebbia tossica.
Nociva per chi respira aria.
Pregna di indicibili dolori e sentimenti putridi.
Io ce li ho tutti in vendita.
Malcontento nella valle delle ossa. Gli scheletri si animano.
C'è il fantasma dell'ideale. È morto e continua a vagare per
                                                        [il mondo.
Non può più prendere forma per via dell'uomo che di lui più
                                                 [non s'interessa.
Il suo interesse è tutto suo e basta.
La purezza non esiste più e chi credeva si sente estraniato
                                             [e isolato da questo.
Sarà la primavera della sacra guerra nel nome del sangue
                                                     [e dell'odio.
Sarà la stagione in cui tutte quante le persone potranno fare
                                            [il cazzo che vogliono.
Felicità. Cambia senso in un attimo alle tue stesse sensazioni.
Ribaltato è il suo significato.
Scruto dalla mia nera montagna villaggi in fiamme e fiumi d'astio.
Scenario nefasto, molto apocalittico, di terre e valli
                                              [completamente arse.
Tutto è raso al suolo. Solo rovine di  pochi muri fumanti
                                                [restano in piedi.
Vedo stendardi di nuovi eserciti comandati da dominatori di inizio
                                        [millennio pronti a tutto.
Schiavisti nuovi e più intelligenti dei vecchi.
La schiavitù che esercitano non è più di tipo fisico, ma mentale.
L'unica cosa che non cambia è il possesso.
Sei il loro burattino.
Prima però ti accorgevi di stare sotto il loro giogo.
                        [Desideravi la loro testa appesa a un muro.
Adesso usano metodi di coercizione mentale per farti credere
                                       [ciò che vogliono tu creda. 
Non hai più pensieri ne tanto meno desideri.
Io sono uno schiavo dei campi desidero che il mio padrone muoia
                                            [e "prego" per questo.
Evito il loro giogo mentale restando me stesso ma prima
                                             [o poi anch'io cadrò.
So già che non ci saranno salvatori. Li abbiamo scacciati tutti.
Non sono loro ad aver fallito ma noi.
In nome loro abbiamo compiuto eccidi di grandi masse.
Dei benefici e malefici.
Presto la mia mente cede ai colpi di bevande inebrianti che
                                             [rendono tutto lento.
Mi sento poco fresco ma fa niente. 
Sono un essere di insuperabile umanità che non riesce a placarsi
                                          [e a chiudere gli occhi. 
Sento l'insentibile scruto dove tenebre magiche oscurano
                                                     [la mia vista.
Una volta eravamo guerrieri. Adesso siamo solo un popolo sbandato
                                         [che non ha più identità.
Spolvero dopo secoli la spada della mia anima ricoperta di ruggine
                                                    [e di polvere.
Cerco di lucidarla ma qualcosa non viene più via.
Rabbia, sofferenza e ipocrisia. Incancellabili segni.
Vado avanti con il sentore che è meglio un anima un po' macchiata
                                [di una pura che non ha coscienza.
Coscienza di quello che la circonda e di quello di cui ha paura.
Paura perché sa che alcune cose potrebbero farle male. Le evita.
Sono macchiato dalle mie stesse debolezze e ne vado fiero. 
Uomo dotato di "vista" in un mondo di ciechi.
Roma 21-03-2003  

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