Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

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Oggi il malfidato lo sa come va...

...la storia che non cambia e che non cambierà 

Quando non sai cosa dire sta muto più che puoi.
È come sotto processo.
Usano ciò che dici a sproposito contro di te.
Sappi che qui non puoi venire in visita come un turista.
Gli ottimisti ci dicono cosa accadrà.
Ma non sanno un cazzo di niente.
Spero in cosa???
Spero e basta.
Spero che la vita non sia così lunga come m'hanno detto.
Spero solo che nessuno dei miei muoia.
Spero ma tanto è uguale.
Spero.
Faccio cose affinché ne avvengano altre.
Le altre stanno in fase di stasi.
Non si muove nulla.
Fermo in posizione di stallo.
Immutabile.
Imprevedibile.
E fanno i fighi.
E fanno i belli.
La sora Anna ormai s'è rotta de cucinà.
Per tutti i figli immeritevoli che vanno a scroccare alla
                                                    [sua mensa.
Si preoccupa se non mangi.
Figurati se ti ammazzi.
Non sei padrone neanche della tua vita.
Crei problemi ti dicono.
Non puoi essere come tutte le persone normali???
No gli dico perché sono cazzi miei come sono.
Fatti i tuoi affari.
Pensa per te che io mi guardo dai nemici e da te allo
                                                 [stesso tempo.
Sono preoccupato per la mia situazione insostenibile.
Non provo felicità per niente.
Sono indifferente per tutto e tutti.
Mi preoccupa questo.
Mi preoccupa e sto fermo.
Appena muovo un dito tutti dicono.
Tutti si esprimono.
Tutti fanno qualcosa contro.
Ma fottetevi.
Ma chi v'ha mai chiesto niente.
Chi v'ha fatto entrare nella mia vita.
Chi v'ha chiesto un parere.
Su come vesto.
Su come parlo.
Su quello che scelgo.
Fatevi da parte.
Non importunate sto personaggio pericoloso.
Lasciatelo da una parte nella sua sporca anima.
Nella sporcizia.
In un vicolo di una metropoli gotica dove esseri infernali
                                                 [hanno dimora.
Sappi che non puoi toccarmi.
Lascia stare.
È meglio così.
Mi vedo con qualcuno a bere sul cornicione di un grattacielo
                           [in attesa di decidere se la vita ha
                      [cagato troppo fuori dal vasetto con noi.
Se la vita è diventata troppo insopportabile.
Se lei ha rotto il bene emerito fuori misura.
Troppe domande e poche risposte.
Risposte inutili e confusione perenne.
Viene e va quella lucidità che molti cercano.
So di essere pessimo e ciò mi basta.
So di essere e questo è un problema.
Giorni di lutti funerei.
Sappi che tutto è buio intorno a me.
È un incantesimo perenne che nessuno può dissolvere.
Roma 14-03-2002  

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