Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

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Nascono e si rovinano

 

Alcuni di noi nascono.
Alcuni nascendo muoiono.
Alcuni invece morendo rinascono del tutto.
Tu a quale categoria appartieni?
A quella che si è rotta letteralmente il cazzo di sta vita?
Quella del tutto bene mi va e quindi a fanculo tutto il resto?
Quella della paranoia ammorbante che sfocia in sfoghi letterari
                                              [incomprensibili?
Aiuto. Vi prego aiutatemi ad uscire da questo delirio voluto.
Quando batto sulla tastiera non bado mai a ciò che ho scritto.
Non guardo lo schermo per vedere se commetto errori.
Aiutatemi perché se no finisco veramente a male.
Salvatemi da questo tugurio che è il mio cervello.
Pregate per questa cazzo d'anima che si va rovinando.
Non parlate di piani agite e basta.
S.o.s. mayday messaggi di soccorso lanciati in extremis su aerei
                                       [in rotta di collisione.
Collisione con il mondo e con la gente.
Ma quale profondità cerchi in me e nella mia persona.
Tu che non l’hai mai ne cercata ne trovata.
Cerchi forse la profondità del mio culo per fottermi quando io
                                             [non sono attento.
Quando ho le spalle rivolte altrove. Quando un muro non le ripara.
Ecco cosa cerchi.
Fanculo a te e ai tuoi compari.
Fanculo a tutti giù da sto letamaio zozzo fatto di malattia
                                                    [e psicosi.
Fanculo alla tua persona più cara che tanto ami.
Io sono un negativo, un tossico della lirica.
Un tossico che si inietta parole al vetriolo nelle vene.
Poi gli arrivano al cervello guastandoglielo del tutto.
Vi prego fottetevi da soli che non voglio sporcarmi le mani.
Non sono capace a farlo. Sono tenero ma tu non lo sai.
Voglio sapere perché parli di me.
Ficcatelo in culo, visto che in quella bella testolina del cazzo
                                [non t'entra, che di me non sai
                                      [un emerito sopraccitato. 
Sarai l'incompresa nella mia era di trionfo e spero che tu soffra
                                                [per ogni cosa.
Ma io non godrò a vederti perché non sono come te.
Sadica maltrattatrice dei sentimenti e delle palle altrui.
Squallida sciacqua coglioni che sta sempre in mezzo.
Aiuto. Parla male di me stesso.
Parla male degli uomini maschilisti e sfruttatori.
Parla male dei diritti che questi uomini ti concedono.
Parla male del tuo grattarti a casa dove non fai un emerito.
Parla del cazzo di cui godi ogni sera.
Un cazzo stanco dei tuo cazzi inesistenti.
Roma 07-03-2003  

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