Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

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Lenti attimi di agonia insopportabile

 

Sono frastornato e farnetico cose incomprensibili.
Ogni istante passa lento.
Lento come i miei sensi dopo che ho bevuto.
Ma adesso è una lucida follia. Ho coscienza di me stesso.
Ogni momento le mie carni sopportano laceranti dolori.
Lo sterno va in fiamme non lo sopporto più.
Una fiamma ardente.
Larghe spade che mi trapassano i polmoni.
Pericolo. Pericoloso essere tramutato in vittima da chi
                                                 [mi vuole fuori.
Fuori combattimento.
Fuori dalle sue storie e dalle mie.
Matto fomentatore della religione del "fargli un culo così".
Eretico bruciato su un rogo.
Insieme ad altri uomini che lottano per quello che era loro.
Compagni come me di un ideale chiamato "liberta dello stracazzo
                                                    [che voglio".
Squartati e bruciati vivi per intimorire chi vuole pensare per
                                                      [se stesso.
Per chi ha una visione personale del tutto.
Monito per loro.
Ridotti in polvere successivamente per distruggere le prove
                                  [della nostra insubordinazione.
Distrutti per i nostri pensieri individuali.
In un mondo di "tasselli uguali" qualcuno e uscito male.
È quella diversità che li spaventa.
È quella diversità che loro ci invidiano.
Fottuti porci cloni tutti uguali del fottuto originario.
Ne dio ne santo ma luce nera che macchia l'anima di chi
                                                    [non resiste.
Di chi non resiste al suo giogo.
Schiavi della vostra povertà mentale.
Schiavi del vostro ritenervi superiori. 
Attimi irripetibili e meno male.
Lacerazioni troppo lunghe.
Ustioni che provocano morte.
Un fuoco che brucia della limpida fiamma blasfema dell'uomo.
Roma 10-04-2002  

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