Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

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Incalcolabili giochi del destino

(Ora il finale è sempre più vicino) 

Facilità di linguaggio.
C'è chi mi mostra le difficoltà di una vita che molti non
                                            [vogliono vivere.
C'è chi ci si aggrappa a tutti i costi e chi invece vorrebbe
                                         [morire all'istante.
Subito.
Dammi il tuo tocco venefico o morte che arrivi strusciando
                                 [lentamente alle mie spalle.
Sogno compiti in classe di matematica ma l'esercizio mi
                                   [propone un tema classico.
Aiutami perché non dormo più.
Sono un visionario che non comprende più quale sia la realtà
                                    [e quale sia la funzione.
La funzione della vita non l'ho capita affatto.
E infatti remo contro di lei con tutte le mie poche forze.
Forze residue dal periodo dell'adolescenza.
Forze che mi hanno permesso di vivere in uno stato di demenza.
Di pattume mentale.
Pattume.
Mondezza a destra e a manca.
Una manica di camicia scucita a penzoloni sopra la mia pancia
                            [che inizia ad essere prominente.
Prominente e da alcolista cronico.
Ti prego non dirmi che sbaglio perché tu per me non conti un cazzo.
Ti prego fatti da parte perché non ti capisco e parli lingue
                                            [incomprensibili.
Mi fottono il cervello con il traffico e con il fatto di dovere
                               [fare qualcosa della mia vita.
Egoistici figli di zoccola che ti mettono al mondo e poi vogliono
                            [che tu faccia qualcosa di quello
                                     [che non hai mai voluto.
Hai mai voluto vivere???
In un covo di vipere io sono programmato per uccidere.
Sono una testa guasta che guasta feste e che non si diverte.
Non ne esce e resta impelagato in situazioni malefiche.
Cinicamente dico che il mondo può andare a culo come vuole.
Non l'ho voluto sto mondo e lui non mi vuole affatto.
Sarebbe da appoggiarsi in testa il ferro e premere il grilletto.
Io l'avrei gia fatto.
Ma non do questa soddisfazione al mondo.
Non sarò mai il vigliacco che vorrebbe.
E quindi resto in disparte appoggiando le idee con cui sono
                                              [più d'accordo.
Ma che mi rispecchiano fino ad un certo punto.
Sono fuori dal coro e ciò mi lusinga.
Roma 04-10-2002  

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