Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

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Divisioni

 

Amica del cazzo che ti sposi in questa valle: il tuo parto
                                              [sarà maledetto.
Maledetto da esseri ancestrali dispensatori di morte
Amica di chi io non lo so, ma era meglio non conoscerti.
Io sono blasfemo e sanguinario: tu hai pagato le conseguenze
                                                   [di questo.
Il tuo sbaglio ormai è evidente.
Ti sei scelta la morte da sola.

Scegli ciò che per te è meglio finché puoi farlo.
Pretendi dagli altri quello che tu per loro non faresti mai.
Dai 10 per avere sempre 100.
Mi raccomando continua la tua opera e i tuoi piani.
Continua a sfruttare chi è meglio di te.
La tua indole ti impone di giudicare senza sapere.
Sappi leggere tra queste righe del cazzo ciò che vuoi,
                                        [ma non puoi toccarmi.
Rinchiuso nella mia torre nera sono il tuo giudice e carnefice.
Di parte come non mai.
Per te non c'è niente da fare.
Nessuno è più disposto a difenderti.
Sola nel tuo limbo resterai per anni capendo forse l'importanza
                                                 [degli altri.

Cosa è veramente importante capire?
Capire chi sei quando non lo sai più?
Capire perché hai paura di te stesso quando all'esterno sei così
                                                 [fiero di te.
Capire cosa sei diventato.
Capire perché qualcuno ti ha respinto e rinnegato.
Capita che certe situazioni non le comprendi.
Interpreti questa tua incapacità ad intendere una situazione
                       [come una sconfitta o come una sorta di
                           [angheria fatta nei tuoi confronti.
Problemi che non sono risolvibili.
Pensali come una serie di ostacoli che col tempo si abbassano
                       [e che poi diventano facili da saltare.
Pensaci quando cadi in depressione.
Pensa a chi si fa del male da solo. Solo perché non riesce
                                              [a risollevarsi.
Ci sei passato e le ferite son rimaste.
Può capitare e io non sono certo il maestro di vita che ti può
                        [illuminare ne tanto meno consigliare.
Non sono nessuno ma ti parlo così tanto per fare.
Non ho un cazzo da fare.
Non lavoro, non faccio sport e non scopo neanche.
Ti capisco quando ti abbatti ma non lo fare.
Ogni volta che lo fai all'inizio è come usare una droga.
Più ti butti giù e più ci metti per risalire.
Un baratro pericoloso da cui uscire.
Te ne parla uno che dal baratro tenta ancora di uscire.
Lotto con tutte le forze e i miei sforzi di mesi per risalire
           [su a volte vengono vanificati in un singolo giorno.
Beati voi che sorridete anche quando c'è bisogno d'essere seri.
Beati voi miserevoli esseri spensierati del cazzo.
Elfi fottuti che ridete della nostra infelicità.
Roma 31-12-2002  

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