Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

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Immagini confuse

 

Dovere di un cronista bendato 
senza più nulla da raccontare. 
Libertà di semplicità di 
un condannato
a morte dalla sacra 
inquisizione tecnologica
proveniente da dimensioni
asiatiche. 
Amore messo in cuori
sintetici 
che alimentano centrali
di odio nucleare.
Mondanità di chi vive 
in un monastero 
pervaso dal rigore 
della castità irriverente.
Modalità d'uso troppo complicate
per aprire un lecca lecca
ripetute su lunghi papiri
in diverse lingue 
cadute anche in disuso.
Pretesti di chi vuole 
ottenere tutto l'opposto 
di ciò che predica.
Ci sono curatori che si 
fingono curati 
e ci sono dei poeti che si fingono 
tali.
Tali amici troppo facilmente 
con i quali 
fanno comunella anche con gli altri 
generando solo lotte tra fazioni 
verbali che non si comprendono più 
pur parlando la stessa medesima 
lingua.
Lingua d'oca governata 
da eretici consacrati
ad angeli di un culto mistico
simbolico ed esoterico 
portatori di pace e di conoscenza
occultata.
Bulbi oculari piantati 
in una terra dove è difficile
far fiorire i frutti di quella 
ragione che tanto abbiamo voluto 
e che ci ostiniamo in vari modi 
a distruggere in varie maniere.
Ci vorrebbe una nuova età dei lumi
che bruci molta tecnologia ottusa
che depaupera la tradizione e la 
spiritualità libera
rendendola solo una 
dimensione virtuale sostitutiva 
al luogo preferito dall'anima.
Roma 06-12-2005  

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