Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

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Il carcere dei ricordi

 

Era soltanto 
una volta.
Tutto ciò 
che era allora
resta in quel luogo 
e in quel tempo.
Nel dimenticatoio 
personale 
e personalizzato 
che ognuno di noi 
si costruisce.
Alza mura 
per difendersi
e per difendere 
cose a lui care
senza il rischio 
di potere richiamare
ricordi spiacevoli 
o rimorsi innumerevoli.
Ognuno di noi 
una volta era diverso.
Era volutamente sincero;
si divertiva come un pazzo
cosa che invece adesso 
non gli riesce così
naturale.
Era migliore 
perché ancora 
puro e non era 
stato corrotto 
e corroso 
dalla vita. 
Una volta 
che è adesso.
È ritornata e lo fa 
ogni volta 
che un capitolo della nostra 
esistenza si chiude.
Concluso con l'ultimo 
paragrafo
in cui vengono
descritte le ultime 
fasi di un evento 
positivo o negativo.
Le ultime 
che riaprono il via
alle prime 
di un capitolo 
che solo alla fine 
capiremo se sia stato 
distruttivo 
o altamente 
spensierato.
In entrambi i casi 
vale la pena di averlo vissuto 
o di distruggerlo 
buttandolo in quel dimenticatoio 
costruito su misura 
da noi stesi.
Roma 17-10-2004  al perseverare sbagliato

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