Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

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Grido ridondante

 

Smielate parole per chi non esiste.
Soggetti vani e sfuggevoli.
Inutili e fuorvianti.
Idiomi troppo poetici per essere apprezzati
e rivolti a qualcuno.
Appellativi troppo elogianti
per poterli ricondurre ad una sola 
persona.
Mi dispiace di non potere più dedicare 
nulla
ad un qualcosa di concreto e di esistente.
Mi dispiace che non ci sia più
questa persona tranne che nella mia 
testa.
Vive altrove
come mille altre prima di lei.
Vive anch'essa 
nel mio cuore sconsolato.
Vive in quella carezza sfuggita 
e assai delicata.
Sa di buono.
Di quel buono che c'era 
e che adesso è solo 
un vago ricordo olfattivo.
Annusando per ore le lenzuola su cui lei giaceva
in calde giornate estive 
piangevo fino a lavare 
per sempre da esse il suo profumo vergognosamente bello.
Aiuto per me e per chi come me perde sempre 
chi ama.
Vorrei ritrovarla nei miei sogni almeno.
Ma di notte ho smesso da tempo di sognare.
Non solo di notte.
Gli occhi non li ho chiusi 
ma sono diventato cieco lo stesso
alle bellezze della vita.
Saluti e amore 
a chi riesce ad essere più forte 
della fatalità degli eventi che ci obbliga 
ad essere e 
ci schiavizza.
Grazie voce nel deserto della mia anima 
che hai urlato per pochi mesi 
ridestandomi dal mio sonno atavico.
Parlami di nuovo.
Non ti sento.
Evidentemente sono io che non ti sto più ascoltando.
Roma 22-03-2006  a qualche donna

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