Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

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Oggi non è successo nulla

 

Dannati dalla vita che ci ride in faccia
seguiamo chi ci conduce su vie impervie 
verso orizzonti poco nitidi e incerti.
Presentiamo dei programmi che non abbiamo scritto noi.
Costretti a mandare in real tv le nostre trame oscure.
I nostri pensieri da filosofi falliti non interessano nessuno.
Niente è per quello che sembra 
ma noi abbiamo un navigatore satellitare che ci fa muovere
                                 [il culo in direzioni sbagliate.
So che la mia presenza urta chi mi conosce 
e di questo non sono preoccupato affatto.
Lasciami il tempo per pensare a quello che devo fare.
L'autobus che ho preso non porta a Trastevere.
La linea della metro che fa il giro del mio corpo 
non è più in funzione.
Non è più tempo per le feste e per i divertimenti.
Non tornerà più la spensieratezza e l'allegria.
Non sarà più una questione di geni 
ma tutta una questione economica e di disprezzo per la povertà.
Sarà la decenza che manca alla mia vita.
Sarà la realtà che tutto sommato mi sorride e quando mi volto
                                          [mi prende per il culo.
Sarà che si diverte la burlona rompi palle
che non riesco a farmela stare antipatica.
Sarà che il mio è un furore iconoclastica nei riguardi di figure
                                                  [precostituite.
Parlo di distruzione di effigi ormai vecchie che contengono solo
                                                      [indecenze.
Addio mondo di tutti quelli che ti amano o vita.
Addio all'essere supremo che l'uomo tenta di incarnare in se
                                                         [stesso.
Addio scimmia intelligente e razionale.
Dovunque ti vedo o deserto mentale
che avanzi nel cuore di tutti noi.
Desertificazione selvaggia e disboscamento dei nostri polmoni.
Niente ossigeno puro.
Solo bombole d'ossigeno artificiale.
Viviamo sottoterra nascosti come locuste.
Aerei che non mi conducono a casa.
Elicotteri di ospedali che non sanno come curarmi
e soprattutto non sanno come si fa ad atterrare.
Eliporti in fiamme e scritte fatte da un fuoco del kaos
che tutto invade e tutto brucia.
Paramedici che cercano vanamente di curarmi le ferite
infettate da un morbo dilaniante.
Insinua ciò che vuoi. 
Il mio seggio rimane chiuso e non permette a nessuno di votare
per falsi idoli che vogliono essere eletti.
Tutto è uno scorrere di bassi colpi 
e di sguardi ostili.
Parlano solo di università.
Tutte le donne che mi chiamano
parlano solo di argomenti lenti e pallosi.
Non gliene frega niente di me.
Sono solo un informatore.
Sono solo un pusher che vende cervello
a chi il cervello lo fa funzionare solo ad orari limitati.
Si definisce quello che sarà il crack definitivo che sancirà
                                        [la fine dell'intelletto.
Si mandano in onda trasmissioni insulse 
che sono uno schiaffo all'intelligenza di una mente mediamente
                                                         [dotata.
Riesco a capire la frustrazione dei padri del pensiero
che demonizzavano la società capitalista.
Sinonimo di consumismo sfrenato.
Talk show fatti da nani rincretiniti 
e di cretine dai capelli rossi che ospitano dementi con problemi
                                                         [comuni.
Tutti hanno i loro diverbi con se stessi 
ma non li sbandierano ai quattro venti.
Tengo per me e per chi se lo merita.
Combatto la mia guerra contro coloro che non meritano nulla.
So di essere radicale anche nelle scelte che non significano
                                                         [niente.
Che hanno una valenza talmente minima che sarebbero addirittura
                                                   [trascurabili. 
Ho il terrore che il mio biglietto di viaggio sia falso 
e il timbro dell'obliteratrice porta una data sbagliata
come prova ultima che la mia vita
si svolge in una dimensione distorta
fuori da un tempo definito 
e da uno spazio delimitato.
Roma 08-03-2003  

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