La dolcezza è una lastra di vetro leggero.
Si rompe subito con un punteruolo 
neanche troppo appuntito.
La dolcezza l'assaggi subito:
trovi un sudore che sa di nettare solare.
Trovi un'assenza negli occhi 
di chi ti osserva dolcemente.
Perso nei tuoi bulbi oculari
ma poi non così sincero 
come tu pensi che sia.
La dolcezza è leggerezza dell'anima 
ma è anche una scarsa difesa contro il terrore mentale
che tutti cercano di scatenare nel tuo cervello
quando stai insieme a qualcuno.
Ti dicono: tradisci tu 
perché se no sarà lei a farlo 
o viceversa.
Dicono, ma sanno già di non sapere nulla.
Ma è un dubbio più forte
di qualsiasi certezza 
conquistata nell'arco di anni.
Ma la dolcezza è una trasparenza delicata 
e dolce al punto giusto.
Se sbagli di poco la ricetta
essa diventa immangiabile.
Troppo sdolcinatamente sciatta
o esageratamente salata 
da non riuscire più ad apprezzarla.
Nessuna verità.
Solo fiducia nella dolce espressione 
di cui una persona si maschera il volto.
Solo speranza che qualcosa nel mondo 
sia ancora sincero e autentico.
Solo attenzione per tutto quello 
che potrebbe essere rovesciato 
con un semplice alito di vento odioso.
Una calma tranquillità 
che potrebbe essere invasa
dal tentativo invidioso di chi non ha dolcezza.
Di chi dimentica di mescolarsi al piacevole sapore
di una delicata semplicità.
Di chi non sa più ascoltare niente 
al di fuori
della voce che lo governa 
egoisticamente 
e che lo rende amaro al palato.