Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

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Distillato di me stesso

 

Giorni passati.
Passati a distillare veleno.
Vederlo mentre su di me si condensava.
Non era un piacere
ma lo avvertivo
come uno stimolo 
di crescita.
Era un simbolo
di poca autostima
e di rabbia che scaturiva 
fuori dal mio cuore.
Era testimonianza 
del momento in cui la vita
viene a prenderti
e a violentarti 
mostrandosi nuda 
nella sua bruttezza reale.
Si sbenda donandoti la visione  
dei suoi occhi inespressivi.
Ti regala i suoi sguardi gelidi.
Mi rideva stupidamente dietro.
Sentivo l'eco del suo riso trascinato 
e altisonante.
Sapevo che era l'inizio 
di una nuova epoca 
in cui avrei chiuso i boccaporti del mio cuore
a tutti.
Ne ero a conoscenza 
ma l'arrendevolezza 
si era auto-riconosciuta 
regina del mio corpo.
Sapevo che il veleno, 
nel futuro 
che adesso è presente,
mi avrebbe consolato
e fatto arrivare 
a tagliare nuovi traguardi.
Rabbia come forza.
Solo, contro un mondo qualunque.
Aiutato ogni tanto 
da gente semplice.
Il sole non splende tuttora 
ma la sua luce fioca 
è più naturale 
e meno sintetica di allora.
È quasi consolante 
e tiepida.
È la leggera carezza 
fatta dalla mano di una donna 
che non ho mai conosciuto.
Roma 20-04-2003  

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