Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

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Critiche irrisorie

 

Scrivo di nuovo.
Scrivo la difficoltà di scrivere cose insensate.
Scrivo della mia perplessità inspiegabile nei confronti di tutti
                                     [e chiunque.
Mando e-mail immaginarie a chi non le vuole leggere.
Insisto con la mia azione di convincere chi in me non crederà mai.
Il fascino dell'impossibile.
Della difficoltà insuperabile mi attira di più del
                                     [facile successo.
I "nuovi dei" scesi in terra sono la cosa più difficile
                                     [da conquistare.
Possono volerci mesi per fare ciò
e pochi secondi per mandare a puttane tutto.
Il livello di complessità delle cose medio-alte sono il mio
                                     [standard estetico.
Solo quello che nasconde una intrecciata dimensione formale
eccita l'animo di questo povero demente.
Hanno ragione tutti quelli che mi smerdano.
Hanno ragione nel dire che non mi godo la vita preziosa che
                                     [mi hanno concesso.
Io non mi godo niente perché è ciò che voglio.
Sai che mi interessi parecchio 
ma non mi sforzo affatto per conquistarti.
Non meriti nulla
nemmeno un attimo del mio "prezioso tempo".
Io ho la mia dimensione paranoica e visionaria che mi basta.
Io credo in ciò che non esiste.
Credo nell'impossibilità del tuo successo.
Credo nei miei vaneggiamenti che io chiamo vangelo.
Credo e dissacro ciò che ritieni "inalienabile".
Capisco il tuo risentimento ma accettalo.
Perché io sono solo una goccia di urina che si perde nelle
                                     [profondità del tuo cesso.
Scarica forte perché il cattivo odore rimane sempre.
Apri le finestre ed evacua in fretta.
Calma piatta
che mi accompagna nelle mie fantasie perverse.
Roma 03-02-2003  

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