Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

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Attimi alcolici in fase ancora lucida

 

I

Fottute pretese maliziose 
di una tesi 
mal sostenuta 
si estendono su piani scoscesi
senza alcuna 
possibilità 
di risalita.

II

Pensieri di morte
in cristallo rosso 
mi rincorrono 
e mi prendono 
sotto il portone 
di casa mia 
inculcandomi idee
espropriatici di vita
e distruttrici impegnate 
in prima linea della stessa.

III

Per lei non dedico niente.
Mi limito a guardarla 
e a capire chi è.
Forse in un'altra 
vita 
sarebbe diventata 
corteccia riparatrice 
di un midollo arboreo falciato 
quale sono io.
Ma adesso è solo
un'illusione
postami per l'ennesima volta 
da questa 
vita 
ingannatrice e giocatrice 
che manovra pedine 
con strategie pessime 
e le porta a genocidi 
assurdi.
Sarebbe meglio allontanarti 
subito mi ripeto 
ma triste e desolato per anni 
sono rimasto nell'abisso 
senza luce 
e adesso voglio assaporare 
quella manciata di raggi stellari 
che la vita prestigiatrice 
mi ha fatto l'onore 
di concedermi.
 
IV

Toccando vette di presunzione unica
inoltro da esse 
il mio latrato sferico,
amplificato e diretto 
verso direzioni di vita defunta 
dove uomini vinilici 
ascoltano melodie 
troppo sinteticamente costruite.

V

Si chiedono "perché 
un cane deve lamentarsi".
Non deve giustificarsi per nulla.
Deve rappresentare la sua rabbia
emessa da canini idrofobi sbavanti
che richiamano a tutti 
il suo unico modo per sopravvivere.
Nocche di cemento 
per colpire fantocci 
travestiti da vita 
che ostacolano, ostruendo 
ogni libera via d'accesso
costruita dall'occasione.
Roma 25-05-2003  

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